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Attualità

Ciao a tutti, carissimi amici del blog!

Innanzitutto perdonate la mia assenza..non scrivo in questo spazio web da un po’ di giorni, per cui grazie mille di essere ancora qui, nonostante la mancanza di novità! 🥰

Il motivo della mia assenza è semplice: sto lavorando ad un nuovo piccolo progetto web che spero di presentarvi presto…tra l’altro il tempo libero a mia disposizione non è tantissimo, per cui spero comprenderete ♥

In questo post, oltre all’avviso di cui sopra, approfitto per darvi una news flash in tema di alimentazione.

Mi sono accorta, leggendo come è mio solito le etichette dei prodotti che acquisto al supermercato, che è purtroppo tornato tra gli ingredienti di molti alimenti il famigerato olio di palma.

Sono una persona molto obiettiva, nel senso che non mi è mai piaciuto “parlare male” di un alimento (tra l’altro utilizzato da sempre nella famosa e buonissima crema spalmabile alla nocciola) senza prima averne analizzato nel dettaglio gli studi al riguardo, studi che per essere validi devono essere pubblicati in serie riviste scientifiche, magari internazionali, altrimenti non li prendo proprio in considerazione.

Dunque, la questione è la seguente: oltre all’evidenza scientifica che oramai molti conoscono, quella secondo cui l’olio di palma svilupperebbe sostanze cancerogene alle alte temperature, ho analizzato anche seri studi che mettono in guardia i consumatori per un’ulteriore criticità.

In sostanza l’olio di palma è in grado di alterare, a livello cerebrale, i livelli di dopamina, un neurotrasmettitore molto importante che controlla il cosiddetto “sistema della gratificazione”, quel meccanismo attraverso il quale (lo spiego semplificando al massimo) ci sentiamo appagati, soddisfatti. Mangiamo un dolce e ci sentiamo appagati, giusto? Interviene la dopamina. E così per ogni stimolo esterno che ci fa sentire “soddisfatti e gratificati”, per così dire.

Questi studi hanno visto che l’olio di palma in pratica riduce la quantità di dopamina, per cui è come se il cervello stesso fosse in qualche modo “ingannato” da questa alterazione. La prova più evidente e pratica di ciò? Chi consuma molto olio di palma tende a “mangiare” di più, in eccesso, correndo il rischio di obesità. Anche mangiando cibi “gratificanti”, dolci, si sente “insoddisfatto” e continuerà a mangiare, perchè il cervello stesso è, come dicevo, ingannato, in qualche modo.

Ovviamente i rischi sono anche altri e altrettanto seri. La dopamina è importantissima e deve essere, come ogni altra sostanza e neurotrasmettitore del nostro cervello, in equilibrio. Chi ha bassi livelli di dopamina incorre ad esempio maggiormente nel rischio di sbalzi d’umore e in alcuni casi anche di depressione, purtroppo.

La buona notizia è che il caffè, preso in giuste dosi, senza eccessi, modula la dopamina, la riequilibra, per cui è un valido alleato in caso di umore basso!!

Tornando all’olio di palma, le grandi aziende (multinazionali, in particolar modo) si sono giustificate dicendo che la loro intenzione è quella di tornare all’uso di altri tipi di oli vegetali (attenzione anche alla colza!), ma al momento, a causa della guerra, non sarebbe possibile rifornirsi degli stessi. Le scorte sarebbero molto limitate, in pratica.

Visto che l’olio di palma è di nuovo utilizzato da grandi marchi (persino nei crackers…), personalmente sto optando per l’acquisto di prodotti italiani realizzati da aziende di comprovata qualità e serietà, ma più piccole, non multinazionali, le quali, nel momento in cui scrivo, utilizzano ancora l’olio di girasole, di mais o persino l’olio di oliva (vedi biscotti Cabrioni, Di Leo ecc.. nomino i marchi non perchè sponsorizzata, ma perchè li acquisto davvero!).

La conoscenza fa la differenza

 

Sta a noi consumatori essere attenti. Anche perchè (credo abbiate letto la notizia di qualche settimana fa), presto sarà molto facile trovare  farina di grillo in prodotti da forno…

Quello che è certo è che, quando l’olio di palma non è utilizzato è scritto a caratteri cubitali sulle confezioni dei prodotti, adesso che in molti sono tornati “indietro”, questo passaggio è stato fatto in sordina e solo i più attenti se ne sono resi conto, così come riporta anche ilfattoalimentare.it.

Mi chiedo: visto che l’olio di girasole e di mais sono oggiogiorno costosi ( ce ne siamo resi conto, purtroppo) a questo punto, piuttosto che “tornare indietro”, non sarebbe stato meglio utilizzare l’olio di oliva (salutare ed alla base della dieta mediterranea), persino meno costoso?

E poi, visto che l’olio di palma è molto economico per le aziende, perchè i prezzi dei prodotti in cui è utilizzato non sono diminuiti?

Ritorna infine in auge anche il discorso della sostenibilità ambientale, cioè il fatto che, così facendo, le foreste saranno distrutte..

Personalmente ho scelto di evitare prodotti con questo olio (anche cioccolatini ripieni, barrette ecc, possono contenerlo!). Preferisco cose semplici, meno elaborate…torniamo ad un po’ di sano cioccolato fondente, al pane e marmellata al posto delle merendine o ad una salutare galletta di mais o riso con il miele. Meglio, non trovate?

Spero di avervi fatto cosa gradita con questo post. Perdonatemi se non riesco a passare a commentare nei vostri blog, in questo momento… un grande abbraccio a tutti ed a prestissimo!

Ciao da Grazia  ♥

 

Ciao a tutti, carissimi amici del Taccuino! 📚

Quest’oggi il titolo che ho dato al post è “Cambiare il mondo“. Qualcuno potrebbe asserire si tratti di una mera illusione, ma io, essendo una ottimista per natura, non la penso così.

Riporto, per iniziare, le splendide parole di Anna Frank in merito:

Come è meraviglioso che non vi sia nessun bisogno di aspettare un singolo attimo prima di iniziare a migliorare il mondo.

E se questo lo affermava Anna Frank in quel periodo così buio per l’umanità, tanto più oggi dovremmo mettere in pratica questo suo insegnamento.

Il fatto è che, nell’era dei social, si tende solo a lamentarsi (come affermavo in alcuni post precedenti), compiacendosi anche di aver trovato la “bruttura del giorno”. Ci si lagna ma non si agisce, il più delle volte.

Ed invece, in un mondo che dovrebbe essere più socievole, amichevole e aperto e non solo “social”, tutto questo a volte manca.

E’ vero che i problemi esistono, ma se ognuno facesse la propria parte la metà degli stessi si risolverebbe. C’è una schiera di rassegnati e disillusi da far paura, quelli che dicono “Il mondo va così, non posso farci nulla…” oppure, peggio, quando si ascolta ” Ma pensa solo a te, che ti importa…”.

I piccoli gesti quotidiani cambiano

e migliorano il mondo!

Mai più indifferenza, maleducazione, violenza anche verbale, lamentele senza motivo, e come diceva ieri Papa Francesco nell’Angelus “Rabbia nel cuore”.

Non è un’utopia perchè l’oceano è fatto di tante piccole gocce! E se ogni singola “gocciolina” si impegna ogni giorno l’oceano sarà meraviglioso!

Piccoli esempi che possono cambiare davvero il mondo

✨ Aiutare e difendere chi ha bisogno in ogni senso;

✨ Usare un linguaggio corretto nel web e fuori;

✨ Rispettare gli altri, anche quando non si è d’accordo con le loro opinioni;

✨Non procastinare mai le cose importanti;

✨ Ogni tanto ricordarsi di chi è meno “fortunato” di noi, questo aiuterà a non lamentarsi per sciocchezze;

✨Amare la vita ed essere grati di ciò che si è e si ha;

✨ Amare la natura, rispettarla, adottare uno stile di vita “sostenibile” ;

✨ Collaborare con gli altri e non isolarsi mai;

Non si tratta di un post utopico. Il cambiamento è davvero possibile, se lo vogliamo davvero, nonostante le difficoltà, i problemi, le brutture. E ricordiamoci che le “belle notizie” ci sono, solo che, scusate il gioco di parole…non fanno notizia, purtroppo!

Voi cosa ne pensate? Un caro saluto a tutti da Grazia ed al prossimo post!

Ciao a tutti, amici lettori del Taccuino di Grazia! 🌻

Quest’oggi voglio riflettere su un avvenimento di attualità e fare alcune considerazioni personali. In questi giorni abbiamo assistito tutti, guardando i telegiornali, all’incontro di Papa Francesco con i Nativi (popolazioni indigene) del Canada.

Questo grande Papa si è recato in visita in questi luoghi con l’intento di chiedere scusa a tali popolazioni per le brutture che hanno dovuto subire a causa dei colonizzatori che si professavano cristiani, i quali hanno sterminato, nel corso dei secoli, migliaia di persone con il solo scopo di arricchirsi e proclamare la loro “egemonia”.

Il Papa lo ha fatto con molta umiltà e rispetto ed infatti è stato accolto con gioia da questi popoli, i quali gli hanno fatto dono persino di un “copricapo” tipico fatto di piume, un simbolo importantissimo di “accettazione” e stima profonda, non un semplice ornamento, quindi.

Ho riflettuto molto su questo e mi sono chiesta se ognuno di noi avrebbe avuto la forza e l’umiltà di chiedere “scusa”…considerato che si parla di vicende accadute secoli fa, per  cui il Santo Padre avrebbe potuto benissimo non curarsi di queste persone che tutt’oggi molti discriminano magari considerandole solo “folcloristiche“.

Ciò che mi fa pensare è che oggi, a prescindere dalla religione (dal fatto quindi di credere o non credere in “qualcosa”) molto spesso ci si erga a giudici delle persone e le si etichetti con estrema facilità, senza conoscerle. Eppure quando le si conosce (bhè, in realtà è difficile anche conoscere fino in fondo se stessi, per cui…) le si giudichi con una freddezza che a volte quasi mi lascia allibita.

Credo che il Papa abbia dato a tutti noi una bellissima lezione di umiltà. Anche perchè in questo caso specifico la “fede” non c’entrava proprio nulla, anzi, era utilizzata e sfruttata come “strumento” per raggiungere scopi egoistici di ricchezza e potere. Il vero problema sono sempre gli uomini, alla fine.

Una frase dei nativi che mi ha colpito molto è la seguente:

Non perseguitare e non deridere mai un tuo simile per la sua Religione. Rispetta invece ciò in cui lui crede, se vuoi che lui, in cambio, rispetti te.
Tecumseh

L’ho trovata molto significativa. Anche perchè nei film che guardiamo molto spesso i “nativi” sono i cattivi e i colonizzatori quasi dei santi.

Questa frase andrebbe attuata nella vita quotidiana poichè senza rispetto non si può andare da nessuna parte. Si tratta di comprendere e rispettare l’altro per ciò che è, non per ciò che fa, proprio in quanto essere umano.

Anche perchè lo stesso Gesù una volta disse

Chi non ha peccato scagli la prima pietra

E il rispetto va attuato con le opere concrete, non, a mio avviso, con post social di indignazione “strumentale” il cui solo scopo è far chiacchierare e guadagnare e quindi non quello di portare alla luce i veri problemi della società. I quali ci sono, è innegabile, ma se tutti facessero meno “chiacchiere” vuote  se ne risolverebbero la metà.

Altra bellissima frase dei Nativi che riporto è la seguente:

Quando al mattino ti svegli, ringrazia il tuo Dio per la luce dell’aurora, per la vita che ti ha concesso e per la forza che ritrovi nel tuo corpo. Ringrazia il tuo Dio anche per il cibo che ti dà e per la gioia della vita. Se non trovi un motivo per elevare una preghiera di ringraziamento, allora vuol dire che sei in errore.
Tecumseh-Shawnee

E penso che chi non trovi nemmeno un motivo per essere “grato” di ciò che ha veramente abbia una vita “grama” (per citare un’espressione dell’indimenticabile Sandra Mondaini).

Grande Spirito, preservami dal giudicare un uomo non prima di aver percorso un miglio nei suoi mocassini.
Geronimo

Questa si chiama “empatia“, ed è proprio questo ciò che il più delle volte manca. Non ci si mette nei panni degli altri, anzi, il più delle volte si cerca di “abbatterli moralmente” per sentirsi meglio. Ma il fatto è che alla fine chi veramente “sta male” è chi fa questo perchè, se l’altro è abbastanza forte, non si lascerà certo scoraggiare dagli urti della vita. Credo che queste persone considerino gli ostacoli, invece, come uno “stimolo” .

Lungo il cammino delle vostra vita fate in modo di non privare gli altri della felicità.
Evitate di dare dispiaceri ai vostri simili ma, al contrario, vedete di procurare loro gioia ogni volta che potete!
Proverbio Sioux

Concludo con questa bellissima frase. E che ancora oggi debbano insegnarci queste cose i Nativi fa pensare molto. Ma se tutti facciamo la nostra parte questo mondo può realmente “cambiare”. Basta crederci. E volerlo.

Un carissimo saluto e buonissima giornata 💖

Ciao da Grazia

Sono Grazia, classe 1985, laureata in Giurisprudenza. Ho svariate passioni…Amo scrivere poesie, filastrocche, storie, nonché bloggare, disegnare, creare siti, utilità digitali e tanto altro. Sono una persona solare e positiva. Mi impegno, nel mio piccolo, a portare gioia e positività in chi mi legge :)

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