Salve a tutti carissimi visitatori!
L’autunno incalza ed oggi ho deciso di postare con grande piacere una poesia in tema dell’autrice Ada Negri.
Pioggia d’autunno
Passi,e ti spandi, e si gran sete plachi.
Per rispuntar dai rami a primavera.
Le sue stagioni, e un albero avrà fronde.
Prendendo spunto ecco una mia piccola riflessione in tema. La pioggia (come le avversità nella vita) arriva all’improvviso e sembra scombussolare tutto, delle volte. Ma essa a volte è necessaria affinchè un “albero avrà fronde”.
Le avversità dovrebbero permetterci di vedere la vita da un’altra prospettiva, di apprezzare maggiormente quegli aspetti che di solito diamo per scontati, un raggio di sole, la risata di un bimbo, un apprezzamento sincero che ci viene fatto.
Essere grati, felici di ciò che abbiamo e non desiderare di più, magari spinti dal bombardamento consumistico. Tornare alle cose semplici, spontanee. Vere. Un gesto spontaneo, una carezza, una parola gentile.
Facciamo sì che l’autunno sia fuori e che dentro di noi risplenda sempre un sole splendente!
Per questo post è tutto, un grande abbraccio da Grazia
Sono d ‘accordo su tutto .In questo contesto storico preciso, dove sembra che bisogna sempre farsi vedere come un lupo ,per non essere mangiato come una pecora dalla società, cinica, spietata, egoista traditrice e senza valori ,è fondamentale ritrovare la parte migliore di se stessi , del nostro essere interiore..la vera umanità. Questo è il regalo più bello per la serenità psicofisica personale e di comunicazione verso tutti , che quindi ognuno di noi possa fare a se stesso!!!
Grazie mille del tuo puntuale commento!
Semplicità umiltà sono due perle nella mia collana della Fede. Grazie per tutto, Grazia, bacioni.
Grazie a te Mamyr della tua costante e graditissima presenza, un forte abbraccio <3
Buondì Grazia. Sono d’accordo con te, anche se per avversità immagino intendi cose superabili. Esistono malattie incurabili o fortemente invalidanti, i morti e torturati nella guerra, la distruzione, i poveri che non lo erano e son finiti sotto al ponte. Sono cose gravissime verso le quali si deve aver compassione ed empatia, poichè è dura dire ad un malato terminale “prendi il meglio di questa situazione” e ricordarci che nessuno è mai al sicuro, che dobbiamo farci forza. Per tutto il resto invece concordo: in questi tempi duri possiamo imparare a goderci di più ciò che abbiamo, a reimparare la volontà e la tenacia nel fare, ad essere grati per le persone che ci sono vicine e per quello che di buono ogni giorno abbiamo.
Grazie per la riflessione
Ciao Rossella cara, si, hai colto in pieno il senso del mio post. Grazie sei sempre molto profonda, puntuale e precisa. Un abbraccio forte!
ciao cara quello che scrivi e’ sempre molto positivo e io credo che sia molto importante quello che tu condividi qui al tuo blog. Grazie dei tuoi contenuti e dei tuoi messaggi che proponi a noi tutti
Grazie Giusyna cara, è sempre una gioia leggerti qui!! Un abbraccio forte!
Purtroppo le avversità sono in tutte le stagioni e che l’autunno porta via la spe spensieratezza estiva ed il core grigio però ravvivato falle nelle foglie rosse potrebbe un poco rinfrancare. Con il passato caldo mi sta super bene anche la pioggia. Buona serata.
Grazie Edvige,buona serata un abbraccio
rieccomi! altreo voto
Penso che questo modo di pensare possa andare bene per le piccole avversità di tutti i giorni, quei momenti no che, come dici tu, ci scombussolano i piani. È importante ricordare che nella maggior parte dei casi non saranno determinanti per la nostra vita. Poi ci sono altre avversità, quelle veramente pesanti come malattie e guerre e lì è un’altro paio di maniche 😔
Comunque la si pensi, carissima amica,non bisogna mai abbattersi anche nelle circostanze peggiori! Ci si deve provare, almeno! Un abbraccio Enrica ❤️❤️❤️