Ciao a tutti, carissimi amici del taccuino!🤎
Oggi il mio appunto riguarda una personale riflessione su ciò che ci ha insegnato il grandissimo filosofo Socrate, e su come, a mio avviso, bisognerebbe mettere in pratica i suoi consigli ai tempi di internet, blog e social media.
Una delle sue frasi più famose, che ha segnato la storia del pensiero, come certamente ricordate, è la seguente:
“Più so e più so di non sapere”
Questo è il concetto base della filosofia socratica, la quale, più che altro, è una filosofia che non è fatta di concetti e teorie, bensì è volta a farci acquisire un metodo. L’ importantissima espressione che ho riportato sopra, è stata pronunciata da Socrate davanti alla giuria che doveva giudicarlo, mentre cercava di spiegare i motivi per cui filosofava.
Tra storia e leggenda…
Socrate era un uomo molto, molto sapiente. Si narra che un suo amico, Cherofonte, si fosse recato a Delfi ed avesse parlato con l’oracolo, chiedendo alla sacerdotessa di Apollo se esistesse qualcuno più sapiente di Socrate. Quest’ultima avrebbe risposto che non c’era nessuno più sapiente del suo amico.
Cherofonte riferì all’ancora giovane Socrate del suo colloquio con l’oracolo, ma il grande filosofo non si riteneva assolutamente un intellettuale, anzi, gli sembrava piuttosto che tutte le persone intorno a lui ne sapessero di più.
L’inizio della sua ricerca…
Per questo, per cercare di capire le affermazioni dell’oracolo, iniziò a dialogare con tutti gli uomini più stimati di Atene.
Questi colloqui, tuttavia, finirono per convincere Socrate che queste persone definite “sagge”, in realtà non sapevano nulla. Il metodo di Socrate era il seguente: egli si fingeva “ignorante” ponendo delle brevi domande al suo interlocutore, domande che potevano apparire anche “ingenue”, persino su questioni “banali”, chiedendone spiegazione.
In questo modo il suo interlocutore era “messo in difficoltà” e non si dimostrava affatto sapiente come fino ad allora si era creduto!
Socrate, quindi, formulò il suo metodo, riassunto nella frase “Più so e più so di non sapere“. Un’ affermazione di Socrate è la seguente:
Certo sono più sapiente io di quest’uomo, anche se poi, probabilmente, tutti e due non sappiamo proprio un bel niente; soltanto che lui crede di sapere e non sa nulla, mentre io, se non so niente, ne sono per lo meno convinto, perciò un tantino di più ne so di costui, non fosse altro per il fatto che ciò che non so, nemmeno credo di saperlo.
Insomma, tutti credevano di sapere, ma in realtà non sapevano nulla dell’argomento del quale si discuteva. Socrate, invece, almeno una cosa la sapeva… sapeva di non sapere! La conoscenza più importante e più alta è questa.
Ma, partendo da questo concetto, cioè quello della nostra NON conoscenza, dobbiamo fermarci qui? Questo (cioè l’ammettere di “non conoscere“) è il punto di arrivo? Assolutamente no!
Quello che Socrate può insegnarci, ancora oggi, è che la non conoscenza (il sapere, cioè, di non conoscere) è il punto di partenza! Scoprire il valore della nostra “ignoranza” non deve essere un qualcosa di fine a sè stesso. Quello che il grande filosofo vuole dirci è che bisogna partire da questa consapevolezza per poi partire alla RICERCA di nuove e più profonda verità.
L’arte della maieutica
Una vita senza ricerca non è “degna di essere vissuta”, secondo Socrate. Egli, quindi, non si limitava solo a “smontare” le tesi altrui prive di fondamento, bensì, il suo obiettivo era quello di aiutare le persone a ” partorire” le idee (la maieutica, per l’appunto). Cioè il filosofo smuoveva e sollecitava l’interlocutore a trovare o quantomeno cercare queste verità profonde e autentiche. E doveva essere l’interlocutore a farlo, a Socrate il compito di “smuovere” la mente e la coscienza, insomma.
Ed oggi, ai tempi di internet, blog e social?
Internet è un dono per l’umanità. Grazie ad esso possiamo informarci e “ricercare”, come invogliava a fare Socrate, nei vari meandri della conoscenza. Ci sono, però delle questioni da affrontare, a mio avviso, riguardo alla ricerca di informazioni sul web.
La frammentarietà
Spesso, le nostre ricerche sono “frammentarie“. Ci limitiamo a volte a leggere informazioni “rapide” qua e là, frammentarie, per l’appunto, convinti che, in questo modo, abbiamo già capito tutto dell’argomento in questione. Se è per questo, in giro ci sono molti tuttologi, c’è da dire….
La parola chiave è approfondimento serio! Non limitiamoci al primo sito, alla prima informazione trovata o a pezzi di informazione sparsi in giro, in rete. Non bisogna avere fretta, bensì, con calma, bisogna cercare nozioni serie da FONTI QUALIFICATE ed esperte dell’argomento. Ed anche quando si tratti di una fonte seria, fare sempre la “controprova” da altri esperti qualificati del settore. E’ quello che faccio io nelle mie ricerche, ad esempio.
La superficialità
Non dovremmo mai essere “superficiali” e quindi, pretendere di conoscere l’argomento dopo una breve e veloce lettura. Ci vuole tempo, pazienza, ricerca seria. In tema di salute, in particolar modo. Se è pur vero, come dicevo nei post precedenti, che il fai da te va evitato, ciò non toglie che è importante conoscere ed approfondire seriamente anche tematiche inerenti il benessere. Quantomeno per sapere e comprendere, ad es. quale sia il miglior tipo di professionista al quale possiamo rivolgerci, per rivolgergli le domande giuste, ecc.
Fake news & co
Io le ho sempre chiamate “bufale“, oggi è di moda il termine fake news, ma la sostanza non cambia: attenti alle notizie false, non corrette, parziali, non approfondite. In tema di “truffe” vi segnalo il sito “Bufale.net“, sul quale vengono riportate, ogni giorno, tutte le bufale che girano su “WhatsApp” e sul web. Bisogna chiedersi: “E’ un sito specialistico quello dove sto leggendo?” Oppure l’articolo è stato scritto solo per avere click e quindi visibilità e quindi GUADAGNI? Si, per ogni click ci si guadagna, ed anche tanto. Non c’è nulla di male nell’avere pubblicità nei siti, bisogna vedere, però, se lo SCOPO principale del sito è solo quello di guadagnarci oppure di diffondere conoscenza, e quindi, un pochino, guadagnarci. C’è una abissale differenza!
Insomma, Socrate è attuale anche oggi, come possiamo vedere. Mettiamo in pratica i suoi consigli e vivremo meglio, realmente informati e sereni. Già. Come si dice…
“La conoscenza fa la differenza”
Questo sempre e comunque!!! Vi lascio un saluto, un abbraccio e vi aspetto al prossimo post. Umm, inizierò a postare qualche gadget per blog/siti nel prossimo post, chissà, magari sarà utile a qualcuno!!!
Ciao da Grazia!!
Alla prossima ♥
Ciao Grazia, come promesso sono venuta a trovarti nel tuo blog, e leggendo questo articolo mi hai incantata. Sono una sostenitrice del pensiero di Socrate e ciò che più mi dispiace è rendermi conto quanto la schiera dei “saggi/tuttologi” moderni abbia influenza nella società. Mi auguro che questa “decivilizzazione” si fermi, e si riparta… ma la vedo molto dura.
Ti auguro una buona giornata, Simona S.
Ciao Simona, grazie di cuore di essere passata a trovarmi e delle tue parole! Concordo in pieno, come si dice, chi afferma di sapere tutto, in realtà non sa proprio un bel niente…Socrate ci insegna che non bisogna mai stancarsi di ricercare, studiare, approfondire…e tu ne sei un bell’esempio, bravissima. Ancora complimenti per il tuo lavoro! Alla prossima! ♥
Bravissima Grazia! Complimenti intensamente
Ciao Enza!! Grazie di cuore dei tuoi complimenti!
Ciao Grazia, condivido pienamente il pensiero di Socrate ,in questo momento storico dovrebbe essere studiato già alle elementari perchè aprirebbe gli occhi alle nuove generazioni .
Peccato che la scuola non è così avanti (nei programmi intendo)per capirne l’importanza!
Ti auguro una buona serata;)
Già,hai ragione,questi basilari principi filosofici dovrebbero essere approfonditi fin da piccoli. Questa sarebbe la ricetta ideale per una società davvero più giusta e umana. Buona serata a te, e grazie sempre!