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Bentrovati, carissimi amici del Taccuino! 🥰

Quest’oggi parleremo di come possiamo affrontare al meglio le nostre paure e quali siano gli atteggiamenti mentali ed i rimedi  giusti per combatterle e per non farci sopraffare da esse!

Quando si tratta di paure, tutti noi sappiamo a cosa ci riferiamo. C’è chi ha paura del buio, chi dell’ascensore, chi di parlare in pubblico…ce ne sono tante.

Ma cos’è la paura?

La paura è un’emozione primaria, cioè una di quelle emozioni presenti nel bambino fin dalla nascita, insieme alla gioia, alla tristezza ed alla rabbia. La paura è, quindi, fondamentale. Essa rappresenta un “sistema adattivo” che riesce a “modulare”, a regolare il nostro rapporto con l’ambiente circostante. Per questo motivo, essa favorisce la nostra sopravvivenza.

Un esempio concreto che rende benissimo l’idea? L’avere “paura” se ci si trova ad un passo da un burrone eviterà “passi falsi” e ci permetterà di “fermarci“, garantendo la nostra sopravvivenza.

La paura, quindi, è fisiologica e naturale. Il problema sorge quando le paure iniziano a sopraffarci e non ci permettono di vivere serenamente la nostra quotidianità. A quel punto bisogna cercare di “intervenire” nel modo giusto per tornare ad essere sereni.

Un po’ di “magia”…

Sin dall’antichità, l’uomo ha sempre cercato di scacciare via paure ed incubi. Queste testimonianze le abbiamo in molte leggende, come ad esempio quella del “Dreamcatcher“, l’ Acchiappasogni della cultura nativo-americana.

La leggenda del Dreamcatcher

La leggenda narra dell’esistenza di una donna-ragno chiamata Asibikaashi, che si prendeva cura del popolo della Terra. La donna-ragno vegliava su tutte le creature del nostro mondo, affacciandosi sopra le culle e i letti dei bambini intenta a tessere una sottile, delicata e forte ragnatela, capace di intrappolare tutto il male tra i suoi fili e di farlo svanire all’alba.

Quando il suo popolo si disperse nell’America del Nord, il suo compito di prendersi cura di tutti i bambini iniziò a complicarsi, per cui le madri e le nonne dovettero iniziare a tessere da sole reti dalle proprietà magiche, in grado di intrappolare i sogni negativi e gli incubi, per proteggere i loro bambini.

Secondo l’antica leggenda degli Ojibwa sugli acchiappasogni, i sogni passano attraverso la rete. Quelli buoni vengono filtrati e scivolano tra le sue delicate piume fino a noi. Gli incubi, invece, vengono acchiappati dalla rete e muoiono al sorgere del sole.

Interpretazione

Alla parola “sogni”, vengono date interpretazioni diverse, come quella di “speranze”, “positività”, “aspirazioni”, ed allontanamento delle paure. La leggenda dell’acchiappasogni, quindi, ci fa capire che a volte ci sentiamo più sicuri e di conseguenza con meno paure se accanto a noi abbiamo un “oggetto” il quale, siamo convinti, le mandi via, come un amuleto. Ovviamente è una nostra convinzione, nella realtà non è così, ma quell’oggetto ci fa sicuramente sentire più sicuri.

La psicologia in pillole

In psicologia è noto il concetto di “oggetto transizionale”, quell’oggetto a cui il bambino si lega quasi in “sostituzione” della mamma, come un orsetto di peluche, per citarne uno. Il bimbo non ha più paura, è meno angosciato se ha quell’oggetto accanto a sé.

Anche da adulti, può succedere. Si, anche noi adulti possiamo avere un “oggetto transizionale”, una “coperta di Linus“, come si dice. A cosa serve, da adulti, l’oggetto transizionale? Esso è utile per creare un “ponte” tra la nostra interiorità e “fantasia” con il mondo esterno. Serve semplicemente a rassicurare il nostro animo e, di conseguenza, allontanare ansie e paure. Come quando si beve la birra dalla bottiglia, sostituto del ciuccio. Per chi fuma, la sigaretta. E, nell’era moderna, non dimentichiamo il ruolo a volte “controverso” del cellulare nelle nostre vite, il “presunto” allontana- ansie e paure…

Per superare le paure, innanzitutto non bisogna nasconderle, bensì parlarne anche, nel caso, con un esperto, la qual cosa può aiutare molto. Un consiglio personale che mi sento di dare è questo: più ci “spieghiamo” le cose, più le razionalizziamo, più usiamo il nostro intelletto, più le paure si riducono. Il nostro cervello ha la capacità di “smontare” paure che non hanno proprio senso di esistere nelle nostre vite. Più conosciamo le cose o ci sforziamo di farlo, più si starà meglio!

Esempi pratici e altri consigli

Se si ha paura del buio, chiediamoci: “Ma cos’è, in fondo, il buio?” e diamoci una risposta razionale. “Il buio è l’assenza di luce, semplicemente. Le cose non cambiano se spengo la luce.” E fare la prova. Si, farla proprio. Così ci si convincerà.

Nel caso di paure concrete, come quella di parlare in pubblico, iniziare a piccoli passi. Iniziare a parlare con un gruppo di persone limitato, per poi proseguire una volta acquisita sicurezza.

Una tattica importante potrebbe essere quella che i latini chiamavano “premeditatio malorum“. Cercare mentalmente di pensare, senza essere catastrofici, allo scenario “peggiore” possibile in quella situazione specifica. Quasi sempre ci si accorgerà che lo scenario che ipotizzavamo era in realtà molto ma molto più catastrofico di quello che è nella realtà!

In ogni caso non dovremmo mai respingere ansie e paure, bensì lasciarle andare. Il che significa spostare l’attenzione dalla paura a qualcos’altro. Dar prima il benvenuto alla paura, poi, senza opporci ad essa (perché si ottiene l’effetto contrario in questo modo) dovremmo lasciarla andare.

Concentrarci sulla respirazione, quindi inspirare ed espirare 10 volte può essere d’aiuto. Meditare, inoltre, è un altro valido supporto per ottenere la pace della mente e liberarci anche delle paure.

Grazie ai Fiori…

Per aiutarci in questo percorso, dei validissimi e preziosi aiuti vengono anche dai Fiori di Bach, di già citati nel post precedente. Per le paure di cose irrazionali, quelle non esistenti nella realtà ( ad esempio la paura dei mostri nei bambini, la paura dei fantasmi, di qualcosa di inspiegabile che è solo frutto della nostra suggestione) si può provare il validissimo fiore “Aspen“. Agisce in maniera delicata proprio a questo scopo.

Per le paure di cose “concrete”, “tangibili”, optare, invece, per il fiore Mimulus. Come per tutti i fiori di Bach, la dose consigliata è 4 gocce, 4 volte al giorno, ma il floriterapeuta esperto può anche aumentare la dose se la situazione lo richiede.

Conclusione

Ad ogni modo, le paure vanno affrontate! Mai procastinare e pensare ” Questa paura la affronterò domani…”. Un gradino alla volta, con la forza di volontà e senza respingerle, come dicevo in precedenza.

Ognuno di noi ha i propri timori. Voi come li affrontate? Qual è la strategia che adottate per superarli? Raccontatemela nei commenti, se volete, vi leggo con piacere!

Un abbraccio a tutti, carissimi. Grazie delle numerose visite che, di già, questo nuovo blog sta ricevendo! Ho anche aggiunto il servizio “Creazione di contenuti per il web“, trovate tutte le info e le spiegazioni nella pagina apposita, collegamento sopra i post del blog.

Ciao da Grazia

 

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18 risposte a Superare le paure

  • Non conoscevo la leggenda originaria dell’acchiappasogni. Davvero molto carina! ;)

  • Un post molto interessante, hai parlato di un tema importante e in maniera approfondita e ho imparato la leggenda dell’acchiappasogni che non conoscevo. Come anche tu hai detto la paura è fondamentale perché direttamente proporzionale alla sopravvivenza della specie. Senza la paura la nostra specie non si sarebbe mai evoluta. Abbiamo visto che ci sono le paure irrazionali, ma esistono anche quelle razionali, quelle alimentate dalla ragione, per esempio la paura di perdere il lavoro quando si è precari e si ha una famiglia, ecco quella paura è alimentata dal lavorio della mente che finisce per trasformarla in angoscia. Ho fatto un esempio ma credo che ci siano tante paure alimentate dalla ragione, a volte più si è razionali più ci si immerge in paure di ordine complesso. E ‘l’unica soluzione è cercare proprio di non pensare, credo. Un caro saluto e complimenti ancora per il post.

    • Carissima, che gioia leggere il tuo commento, grazie, fa sempre piacere vederti nelle mie pagine! Si, è vero ciò che hai scritto, molte paure sono razionali, concrete, come i tuoi pertinenti esempi. Io credo che la ragione aiuti in ogni caso a trovare la soluzione ad una nostra ” paura”. L’ importante è non lasciarsi sopraffare da pensieri che ” girano intorno” senza “meta”. Cercare di rilassarsi per ragionare lucidamente. Certo, rispetto ai ” grandi interrogativi” della vita ed alle ” paure” ad essi collegate, lì è bene, a volte, ” scollegare” il cervello e non pensare, come dici tu. In ogni caso questo è il grande dilemma “Pensare o non pensare”? In medio stat Virtus, la virtù è nel mezzo, come sosteneva Aristotele. Grazie infinite del tuo prezioso contributo

  • Molto interessante. Brava! Sei anche psicologa! Io ti confesso che ho paura della morte, ho paura di guidare in autostrada x i camion e la forte velocità delle auto . Ma non riesco a vincere qst ultima paura….mi vengono gli attacchi di panico.
    Un caro saluto e buon weekend

    • Cara Fiore, ma che gentile, grazie di cuore 💓 Sai, pur essendo laureata in Giurisprudenza sto proseguendo qui, nel blog, i miei approfondimenti sulle materie umanistiche, che adoro! Ho frequentato il liceo socio psico pedagogico e continuo, da autodidatta, a studiare quegli argomenti, che mi appassionano! Per le paure che menzionavi…dunque, quando sei in autostrada prova, gradualmente, a spostare l’ attenzione dalla ” paura” dei camion e della velocità delle altre auto e concentrati esclusivamente sulla tua guida. Pensa una cosa del tipo…”Ok,il pericolo esiste,ma io sono prudente, guido piano e quindi non mi succederà nulla”. Puoi provare anche l’ ottimo fiore di Bach Mimulus, comunque. Per l’ altra paura, atavica, l’unica soluzione, a mio avviso, è avere fede in Dio e per questo ringraziare di ogni nuovo giorno, che è un dono. Grazie del tuo contributo, felice di vederti qui,nelle mie pagine!

  • Molto interessante. Buon week end

  • Ciao Grazia mi piace molto il tuo blog e anche questo post. Conosco l’acchiappasogni, me lo sono portato dagli States e sta lì vicino al letto… Grazie oper essere passata da me, ti leggerò sempre volentieri, a presto :)

    • Ciao Carla Emilia, ti ringrazio di essere passata a trovarmi e dei complimenti! Hai un autentico Acchiappasogni….che bello! Sarai sempre la benvenuta qui e comunque anch’io continuerò a seguirti con piacere! A presto :)

  • Dovrei stare sempre nella corsia a destra allora. Sai se guida mio marito che non ha paura io ho ancora più paura . …
    Per la fede io non credo x cui non vedo via d uscita.
    Grazie cmq x i tuoi consigli. Buona domenica

    • Buona domenica Fiore! La cosa più importante è, in ogni caso, spostare l’ attenzione dalla ” paura”…non necessariamente andando nella corsia destra dell’autostrada :) Il mio ” guido piano” va inteso come un pensiero del tipo “Sono prudente e non mi può succedere nulla”, non letteralmente, quindi. Per l’altra paura,anche se non si è credenti, si può, ad ogni modo ringraziare la vita per ciò che ci offre. Anzi,proprio perché non siamo eterni dovremmo tutti dare più valore ai nostri giorni e non “sprecarli”. Grazie a te di essere passata, è sempre un piacere. Ciao!

  • Ciao Grazia,gli acchiappasogni mi hanno sempre affascinata e infatti ne ho uno appeso nella mia camera;)
    La paura è un tema molto variegato perchè ne esistono di diversi tipi.
    Io personalmente credo di avere paura di questo momento storico e per non pensarci e angosciarmi ascolto la musica mentre disegno oppure mi immergo nella natura.Mi basta solo scendere nel mio giardino e guardare il mio laghetto con i pesci e le carpe per riprendere un po’ di serenità nei pensieri.
    Diciamo che non avendo vizi ,potrebbe essere proprio questa la mia copertina di Linus:)
    Un abbraccio e buona serata;*

    • Carissima Smillina,grazie del tuo interessante contributo! Concordo con te, la natura è il miglior anti-stress del mondo…ti immagino nel tuo giardinetto con il piccolo lago, vorrei essere lì! Ti abbraccio forte e grazie!

  • Condivido tutto ,soprattutto i consigli contro tutte le paure che ci possono bloccare nel pensare bene ed agire al meglio per noi. Dobbiamo capire che bisogna avere il coraggio di affrontare tutto e tutti, certamente riflettendo anche piu’ volte sulla questione, per poi prendere una decisione e portarla a termine. Comunque e’ sempre meglio sbagliare qualche volta che restare inermi ed essere l’essenza del nulla anche come personalita’. Si cresce e si rafforza il carattere personale anche cosi’…Viva noi sempre

    • Ti ringrazio dell’ interessante commento, condivido anch’io in pieno ciò che hai scritto! Buon pomeriggio ed alla prossima!

  • bellissimo anche questo testo con tutti i dettagli i consigli le osservazioni
    che dire sei una perla rara sul web
    io mi incanto a leggere
    grazie di cuore

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Sono Grazia, classe 1985, laureata in Giurisprudenza. Ho svariate passioni…Amo scrivere poesie, filastrocche, storie, nonché bloggare, disegnare, creare siti, utilità digitali e tanto altro. Sono una persona solare e positiva. Mi impegno, nel mio piccolo, a portare gioia e positività in chi mi legge :)

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