Ben ritrovati a tutti amici del Taccuino! 😘
Oggi aggiorniamo la categoria “scienza” e “filosofia” parlando del Positivismo.
Il positivismo fu un movimento filosofico diffusosi in Francia nella prima metà dell’ottocento. Quest’ultimo proponeva l‘esaltazione della ragione e della scienza in contrapposizione al Romanticismo il quale, al contrario, esaltava il sentimento dell’uomo in ogni sua forma.
I positivisti si proponevano di studiare la realtà secondo la scienza basandosi sul principio di causa-effetto.
Cos’è il principio di causa-effetto?
Il principio di causa-effetto è una correlazione tra due fenomeni per cui il secondo, l’effetto, è prodotto dal primo, la causa.
In maniera semplice, avete presente il cosiddetto “effetto domino“? Se cade la prima tessera, che rappresenta la causa, cadranno le altre per effetto della caduta della prima. Questi studiosi, inoltre, ritenevano che persino l’uomo ed i suoi comportamenti potessero essere studiati secondo la scienza, nella maniera più obiettiva possibile.
Cos’è la scienza?
Leggiamo la definizione che ne da la Treccani…
La scienza è l’insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
La scienza, quindi, a differenza delle altre discipline, è basata sull’empirismo, cioè sulla raccolta dei dati (dopo l’osservazione) e la verifica delle proprie teorie in maniera obiettiva e razionale.
E come si farebbe, secondo i positivisti a studiare il comportamento dell’uomo in maniera razionale e obiettiva? Secondo questi scienziati e letterati ciò sarebbe possibile mettendo l’uomo in rapporto alla famiglia, alla società in cui vive ed al momento storico in cui egli si ritrova.
Ed è quello che ancora oggi affermano le scienze umane (psicologia, sociologia, pedagogia…). Sono scienze, per l’appunto, dimostrabili attraverso studi ed esperimenti.
Il metodo scientifico, come vi accennavo, si fonda proprio sull’esperimento e si pone l’obiettivo di scoprire le leggi e i rapporti di causa-effetto che regolano i fenomeni naturali.
Secondo i positivisti, infatti, bisogna partire dal “dato di fatto” e dagli stessi “fatti” concreti, reali e dimostrabili. Per questo motivo, lo scienziato deve essere obiettivo e per nessuna ragione “fantasioso”. Ciò è giusto e doveroso, chiaramente.
Possiamo nominare il filosofo francese Auguste Comte, come l’iniziatore di questa corrente di pensiero. Quando si parla di Comte non si può non parlare delle origini della sociologia.
Cos’è la sociologia?
La sociologia è la scienza sociale che studia i fenomeni della società umana, indagando i loro effetti e le loro cause, in rapporto con l’individuo e il gruppo sociale; un’altra definizione, più restrittiva, definisce la sociologia come lo studio scientifico della società. (fonte Wikipedia)
Comte considerava la sociologia come l’ultimo risultato di uno sviluppo di scienze, quali la biologia, la chimica, la fisica. Egli credeva che lo studio di tale disciplina avrebbe portato l’umanità ad uno stato di benessere, dato dalla comprensione e dalla conseguente capacità di controllo del comportamento umano.
Questa definizione è importante, ad ogni modo, voi cosa ne pensate, in generale?
Amate la scienza o preferite le altre discipline “umanistiche”? Personalmente ritengo che la “virtù sta nel mezzo“, come direbbe Aristotele, la scienza, a mio avviso, è fondamentale ed in particolar modo la ricerca scientifica ci ha permesso di sconfiggere o curare malattie impensabili fino a qualche anno fa, d’altro canto anche le discipline umanistiche sono importantissime poichè stimolano il ragionamento ed insegnano a “pensare” con la propria testa, a farsi una propria idea senza condizionamenti.
Aspetto i vostri pensieri, considerazioni, preferenze nei commenti…
Per questo post è tutto, alla prossima, un grande abbraccio da Grazia
D’accordissimo .La vita specie quella attuale è molto stressante , perchè tutto è veloce e quindi noi tutti siamo portati ad innervosirci ed a pensare negativamente quando le cose non vanno come vorremmo , facendoci solo del male. Quindi è fondamentale tra le varie cose, fare uscire da dentro noi stessi la forza nascosta per essere calmi e soprattutto positivi ed ottimisti, a prescindere da come vanno le cose intorno a noi. Questa, diciamo disciplina e proposizione personale, ci aiuterà ad affrontare con serenità e forza di carattere maggiore le avversità della vita ed anche le persone presuntuose ciniche arroganti ecc. verso cui spesso dobbiamo confrontarci… e viva noi e la nostra elasticità mentale che ci aiuterà sempre e di più.
Grazie di aver commentato, sono molto d’accordo, tutto parte da noi, hai ragione. Un abbraccio, alla prossima
rieccomi! si bisogna essere positivi
Grazie di aver commentato cara Fiocco, un grande abbraccio
rieccomi! ti aggiungo che ti ho dato un votopc confermato quindi andato a buon fine
Grazie mille carissima ♥
Sono una ex studentessa del liceo delle scienze umane opzione economico sociale che in un certo senso cercava proprio una via di mezzo tra la scienza e le materie umanistiche. Mi è stato di grandissimo aiuto ed è stato bello ritrovare molte e cose che ho studiato in questo post. ❤️ Personalmente sono anche io per la via di mezzo❤️
Mi trovi d’ accordo, Enrica! Una via di mezzo va più che bene! Un caro abbraccio ❤️❤️❤️
positivi sempre
bello questo articolo
Grazie di aver commentato, cara Giusyna, un grande abbraccio
Perché Nietzsche critica il positivismo?
Non sono un’ esperta di filosofia, però, a mo’ di cultura generale diciamo che Nietzsche critica il positivismo ed il metodo scientifico come se fossero ” mali dello spirito” in quanto in questo modo l’ uomo cercherebbe, a suo avviso, quelle certezze che non ha, nel senso che vorrebbe compensare il suo ” caos interiore” in questo modo. Ciao.
Grazia, posso inserirti nel mio blog Roll?
Se ti fa piacere, fai pure. Buona serata